Sunday, January 23, 2011

Capodanno a Piacenza

Questo post è la prova che è meglio non avere internet, piuttosto che averlo e non saperlo usare. A inizio dicembre 2001, il pc aveva appena fatto ingresso fra le mie mura domestiche. Avevo installato il modem 56k, ed iniziato a navigare con Tiscali. Piiipiiipiiiripì era il rumore che il pc faceva ogni volta che si connetteva a internet. Ai tempi non conoscevo ancora Google, e perciò aprii Virgilio che visto il nome ritenni essere più affidabile di Supereva o Arianna, e digitai "Festa di Capodanno 2002". Nei primissimi posti comparve una festa a Piacenza. Il sito diceva: cena in villa del '700, a seguire festa con musica rock, notte in albergo tre stelle a due passi dalla festa, il tutto per sole centocinquantamila lire (il passaggio all'euro avvenne qualche mese dopo). Feci un giro di telefonate e proposi la festa entusiasta alle mie amiche, che dopo qualche titubanza del tipo "ma su internet non sarà una fregatura?" mi diedero l'autorizzazione a prenotare per tutti. Io avevo già molta fiducia in questo nuovo mezzo di comunicazione, e pertanto inviai subito dall'ufficio il fax di prenotazione (in ufficio non avevamo ancora le mail personali). Purtroppo non andò tutto come sperato. Trovai una Piacenza grigia e spenta: non me ne è rimasto un bel ricordo. L'unica nota positiva fu Grazzano Visconti, un paesino medioevale perfettamente conservato con tanto di abitanti in costume d'epoca, che si trova nelle vicinanze. La cena fu un mezzo disastro, c'erano circa 700 persone che dovevano affrontare un solo mega buffet. Praticamente mangiava solo chi aveva le spalle più larghe. Sulla tavola invece c'era abbondanza di vino, che non era dei migliori ma si beveva. La festa dopo fu carina, però circa sulle due, chissà perché fummo tutti d'accordo a rientrare in albergo al più presto, e camminavamo pure molto veloce con le facce imbarazzate. Il fatto che in ogni camera ci fosse un bagno solo per due persone si rivelò essere un problema non da poco. Al mattino dopo ci ritrovammo nella hall tutti bianchi cadaverici a parte l'unica persona astemia, e non ci fu bisogno di dirsi che forse quel vino aveva qualcosa che non andava. Esattamente quel mattino presi la decisione tuttora in vigore che "fuori a mangiare a capodanno mai più".
 

4 comments:

  1. Hai ragione...Piacenza è grigia e triste e te lo dico da abitante. Però Grazzano Visconti, ti prego, proprio no! E' tutta farlocca, costruita ai primi del '900. L'unica cosa originale è il castello, il resto è paccottiglia per milanesi. Però ci è vissuto Luchino. Visconti. Era meglio Castellarquato, nel caso ti ricapitasse di venire a Piacenza.

    Sebastiano

    ReplyDelete
  2. ma pensa te!!! buahahah assurdo :D

    ReplyDelete
  3. La cosa interessante di Grazzano Visconti è proprio che è un... ehm... falso d'epoca. Diciamo che, sapendolo, si può anche semplicemente apprezzarlo per quello che è. E per il palio a cavallo (sai, la giostra con lancia e tutto l'ambaradan), se ti piace il genere.
    Ho abitato qualche anno a Piacenza e sottoscrivo ogni tua parola: non aggiungo altro perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. :-P

    ReplyDelete
  4. ah ma dai c'è pure il palio! è divertente quando si è gggiovani, c'era anche nella mia città :)

    ReplyDelete