Monday, January 24, 2011

Finalmente Parigi

Nell'estate 2002 feci finalmente avverare il sogno della mia infanzia: andare a Parigi. Fin da piccola sono sempre stata fissata con la Francia e le cose francesi, al punto da scegliere volontariamente di studiare francese alle medie anziché inglese. All'esame di terza portai Baudelaire e mi misi a declamare le sue poesie in lingua davanti ai professori attoniti. In matematica feci il compito più brutto della scuola, ma Baudelaire mi salvò e tuttora gli devo molto. Tornando a noi, purtroppo questo non fu un viaggio felice a causa di alcun problemi personali, lo ricordo molto tormentato infatti, e oltretutto non ho ancora avuto l'occasione di ritornarci. 
La città era carissima, sommando i costi di volo, albergo e cibarie, spesi la stessa cifra che nell'estate precedente mi era servita per andare a Rodi nell'hotel all inclusive. File under: "non sapere usare internet".
Tutto questo fu motivo di proteste senza fine da parte di chi era con me, perché "almeno l'estate prima si era riposato e invece in queste vacanze estive era tornato a casa più stanco di prima perché l'avevo fatto scarpinare per una settimana". Dal suo punto di vista non gli si poteva dare torto. Dal mio, ero contentissima di avere girato Parigi in lungo e in largo, Louvre compreso. Volevo respirarla il più possibile, assorbire tutta la sua atmosfera per portarla con me a lungo. La torre Eiffel, il Sacro cuore, Notre-dame, Monmartre, l'arco di trionfo, le Champ elysées, place de la Concorde, les Halles, il centre Pompidou, sono ancora tutti scolpiti nella mia mente. Purtroppo anche di questo viaggio non ho foto online perché la macchina fotografica digitale mi fu regalata al mio compleanno successivo, e questa mi sembra la migliore scusa per tornarci.
Purtroppo però Parigi sembra essere una delle mete preferite da tutti, e non sono ancora riuscita a trovare una tariffa decente low-cost che mi permetta di rivederla senza svenarmi. Sono periodi di magra questi signora mia, i tempi degli stipendi con tredicesima e quattordicesima da investire interamente in vacanze non ci sono più, e il low-cost è ormai una scelta di vita obbligata per chi ama viaggiare tanto.


1 comment:

  1. Sì, in effetti Parigi resta ancora una meta non troppo abbordabile. Appena trovi qualcosa di degno, fai un bel fischio!

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